Il 28 giugno 2024 si è tenuto l’evento “Verso un’economia circolare delle plastiche: pratiche sostenibili e responsabili per l’utilizzo di materiali plastici”, un seminario che ha messo in luce le straordinarie possibilità di un futuro sostenibile.
Organizzato dalla Associazione Italiana di Ingegneria Chimica (AIDIC) unitamente all’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’incontro ha richiamato numerosi esperti del settore, tra cui accademici (Università Campus Bio-Medico di Roma e Sapienza Università di Roma), ricercatori (ENEA ed ISPRA), imprenditori (NextChem, HERA, Aquafil, Versalis e MyRechemical) e giornalisti, tutti accomunati dall’obiettivo di trasformare il modo in cui vengono gestiti i rifiuti plastici.
La discussione ha toccato una problematica che ha ormai assunto una dimensione globale: i relatori hanno illustrato diverse metodologie innovative per il riciclo della plastica, fornendo una visione completa delle attuali tecnologie ed evidenziando come processi innovativi possano contribuire significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale.
Per quanto riguarda la presentazione sulle tecniche di riciclo, essenziale è stata la spiegazione del riciclo meccanico, una tecnologia che, seppur tradizionale, continua a rappresentare un pilastro fondamentale nella gestione dei rifiuti plastici. Sono state successivamente illustrate le tecnologie per il riciclo chimico, come la depolimerizzazione delle fibre di nylon e la pirolisi dei residui, l’idrogassificazione e la liquefazione idrotermale. Si è discusso di progetti concreti sulla pirolisi e la gassificazione, mostrando come queste tecnologie possano trasformare rifiuti in nuove risorse, come nel caso ei processi di produzione di metanolo e propilene, o la produzione di olefine e propilene da plastiche a fine vita tramite pirolisi e successiva alimentazione ai forni di cracker. Le numerose domande del pubblico presente hanno poi permesso di approfondire ulteriori tematiche, aprendo la discussione sulle le politiche necessarie per incentivare pratiche sostenibili.
L’evento si è concluso con una nota di ottimismo e determinazione. È stata sottolineata l’importanza di una continua collaborazione tra università e industria, motore indispensabile per sviluppare soluzioni innovative, sostenibili e sempre più competitive.
Tra i protagonisti di questo evento di successo molte personalità di spicco del mondo industriale e del settore degli enti pubblici di ricerca, come il Dott. Andrea Lanz dell’ISPRA, il Dott. Giulio Bonazzi del Gruppo Aquafil, l’Ing. Davide Lobriglio di NextChem, il Dott. Michele Petrone del gruppo HERA, l’Ing. Alberto Giaconia di ENEA, l’Ing. Giacomo Rispoli di MyRechemical e il Dott. Nicola Vecchini di Versalis. Fondamentale il contributo dell’Ing. Maria Beatrice Falasconi (Università Campus Bio-Medico di Roma) e della Dott.ssa Martina Damizia (Sapienza Università di Roma), nell’illustrare il contributo dei due Atenei nello sviluppo di soluzioni innovative che rispondano alle esigenze correnti. La discussione è stata guidata dal Dott. Leone Mazzeo (Università Campus Bio-Medico) e dall’Ing. Gaetano Iaquaniello (Università Campus Bio-Medico/AIDIC), il quale, assieme al Prof. Vincenzo Piemonte (Università Campus Bio-Medico), ha promosso l’iniziativa e l’idea di un appuntamento ricorrente per tracciare i progressi.
La chiusura del Prof. Piemonte ha sottolineato come tali incontri siano un’occasione di crescita e riflessione per tutti i partecipanti. La strada verso un’economia sostenibile e circolare è sicuramente lunga e complessa, ma eventi come questo mostrano che è possibile tracciarla, unendo le forze e le conoscenze per un obiettivo comune: salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future e mantenere la competitività delle nostre aziende.
L’Università Campus Bio-Medico di Roma si conferma come un importante centro di ricerca e formazione, promuovendo la consapevolezza e l’azione per una gestione responsabile dei rifiuti. Sono gli studenti, i futuri leader, che dovranno portare avanti questa missione, affrontando le sfide ambientali ed energetiche, e l’università può fornire loro una formazione mirata e un ambiente stimolante per la loro crescita. Scopri di più sul Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile.
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