L’industria del lusso ha subito diverse trasformazioni a causa dell’evoluzione dei mercati che volgono sempre più al digitale, dell’internazionalizzazione e dei trend in continua evoluzione.
Ma come fare per lavorare nello stimolante e sfidante settore del Luxury?
Per rispondere a questa domanda, Isabella Maggioni, docente di Marketing nel campus di Torino di ESCP Business School, ha intervistato Francesca Benini e Giulia Ferraris, due ex-studentesse del Master in Management che ora hanno avviato una carriera in questo settore.
“Francesca, tu lavori come Manager in Women’s Leather Goods per Louis Vuitton a Parigi. Puoi raccontarci di più sul tuo lavoro e sulle tue responsabilità?”
Francesca: “Il bello del mio lavoro è che ogni giorno è diverso! Il ritmo è piuttosto intenso e ci sono sempre nuove sfide da affrontare. Il mio ruolo può essere descritto come una sorta di portavoce dei mercati internazionali: sono in contatto quotidiano con i merchandiser delle diverse regioni del mondo.
Cerco di capire le loro esigenze e i principali trend, per creare la collezione più desiderabile possibile, insieme ai miei colleghi del product development, del design, della supply chain e della produzione.
Per il 50% del tempo lavoro sui numeri, analizzando le performance dei nostri lanci, mentre il resto del tempo lo passo sui prodotti, occupandomi di materiali, colori e forme! Il perfetto equilibrio tra competenze quantitative e qualitative“.
“Giulia tu lavori come Retail Merchandiser per Hermes a Milano, e hai lavorato anche per Valentino come WRTW Retail Merchandiser. Puoi raccontarci com’è una tua giornata?”.
Giulia: “Brevemente, i merchandiser monitorano le vendite di determinati prodotti: analizziamo i dati passati e attuali per capire cosa funziona e cosa no, e cerchiamo di prevedere cosa succederà in futuro. Lavoro a stretto contatto con clienti e stilisti, con l’obiettivo finale di massimizzare i profitti per il brand. Pianifico il modo in cui determinati prodotti finiscono nei negozi, assicurando un flusso costante di scorte.
Essere un merchandiser nel mondo fashion richiede un equilibrio tra capacità analitiche e creatività. È necessario conoscere molto bene i trend per poter pianificare in modo efficace, ma anche per prendere decisioni strategiche che portino risultati positivi al business. È un ruolo entusiasmante e altamente gratificante, con grandi opportunità di crescita professionale, ed è questo che mi motiva ogni giorno”.
“I prodotti spesso ottengono lo status di “beni di lusso” grazie al loro design, alla qualità, alla durata o alle prestazioni. Secondo te, che cosa distingue un marchio di lusso dai suoi concorrenti?
Francesca: “A mio parere, sono i valori di un brand a definire il suo successo e a fare la differenza.
I brand di valore sono quelli che riescono a raccontare una storia attraverso i loro prodotti. Hanno successo perché esprimono la loro identità e i loro valori fondamentali e rafforzano il loro posizionamento come player di lusso nell’immaginario collettivo semplicemente restando fedeli a loro stessi”.
“Il mondo del Luxury è in continua evoluzione. Quali tendenze hai notato negli ultimi anni? Quali sono le tue previsioni per il futuro di questo settore?”.
Giulia: “Il luxury è uno dei settori più resilienti che esistano. È anche uno dei più veloci a riprendersi dopo una crisi, come ha dimostrato più volte. Nonostante una pandemia mondiale e una costante insicurezza, il settore del lusso si è ripreso più velocemente del previsto e le sue fondamenta sembrano solide.
Guardando al futuro, l’industria si sta impegnando a ridurre il proprio impatto ambientale ponendo limiti allo sfruttamento delle materie prime e diminuendo i rifiuti tessili.
In termini di tendenze, di recente abbiamo assistito a un’enorme crescita degli acquisti online, che si prevede supererà tutti gli altri canali di vendita, e che è rafforzata dall’arrivo di nuovi clienti appartenenti alle generazioni Millennial e Gen Z.
Un altro fenomeno interessante che sta nascendo è il Social Commerce. Il crescente utilizzo dei social media per gli acquisti incoraggia esperienze di acquisto fluide, dalla scoperta del prodotto fino al pagamento. Le sfide future comprenderanno percorsi di acquisto in-app su misura, live-streaming interattivo e prove in realtà aumentata“.
“ESCP Business School ha lanciato una specializzazione in Luxury Marketing, inclusa nel Master in Management. Quale consiglio ti senti di dare ai futuri studenti interessati a lavorare in questo settore in forte espansione?”.
Giulia: “Mettersi in gioco nel settore del fashion è spesso scoraggiante: è un mondo molto competitivo, dove creativi e strategist devono lavorare insieme per stare al passo con i trend in rapida evoluzione e con un pubblico esigente.
Per questo motivo, raccomando agli studenti interessati a lavorare nel luxury di iniziare a cercare opportunità di lavoro fin da subito, magari cercando stage nel settore ma senza concentrarsi solo sui grandi brand e sui marchi più noti. Le aziende più piccole spesso offrono un maggiore riconoscimento, una possibilità per gli studenti di fare un’esperienza più completa“.
Francesca: “Credo che sia molto utile per gli studenti restare aggiornati su ciò che accade nel mondo della moda: seguire le sfilate, imparare tutto quello che c’è da sapere sui lanci dei nuovi prodotti e sulle diverse collaborazioni nel settore.
Un altro aspetto importante è capire le abitudini di acquisto dei clienti di diverse parti del mondo. Fare esperienza in un negozio è una delle opportunità più preziose.
Infine, è necessario avere coraggio e liberare la creatività: i punti di vista “freschi” e le nuove idee sono il modo in cui i brand del lusso continuano a evolversi e a rimanere rilevanti per le prossime generazioni di clienti”.
“Il mercato dei beni di lusso è in ascesa da molti anni ormai. Ritieni che una specializzazione in questo campo possa essere un valore aggiunto per le persone che desiderano diventare leader in questo settore? Quali insegnamenti della tua carriera accademica in ESCP ti sono rimasti più a lungo impressi?”.
Giulia: “Lavorare nella moda richiede molta elasticità, insieme a un’elevata comprensione del mercato e delle sue tendenze. Una specializzazione in questo settore può certamente aiutare a comprendere meglio le dinamiche che si nascondono all’interno dell’industria.
Flessibilità, dinamismo, capacità di comunicazione e pensiero fuori dagli schemi sono le lezioni più importanti che ho imparato in ESCP e che innumerevoli volte mi hanno aiutato a integrarmi in questo fantastico settore che ora sono felice di chiamare casa”.
Francesca: “Il Luxury è un settore così stimolante e dinamico, per cui una specializzazione è una grande opportunità per impararne le complessità fin dall’inizio della carriera.
Personalmente, ESCP mi ha lasciato alcune preziose lezioni di vita, ad esempio mi ha fatto capire il valore del lavoro di squadra e di avere un approccio orientato alla soluzione nei miei compiti quotidiani, grazie a tutti i progetti di gruppo su cui ho avuto l’opportunità di lavorare.
Come studente, ho anche avuto la possibilità di incontrare numerosi professionisti altamente qualificati provenienti da diversi settori, che mi hanno davvero permesso di visualizzare il percorso che volevo intraprendere dopo l’università e mi hanno fornito una solida rete di contatti che mi ha aiutato a raggiungere i miei obiettivi professionali una volta terminato il percorso”.
Il Made in Italy è sinonimo di eccellenza, creatività, stile ed eleganza. L’industria del lusso è in costante crescita e richiede professionisti sempre più specializzati.
ESCP Business School ha per questo lanciato la specializzazione in Luxury Marketing a Torino, ritenendo che l’Italia sia un paese simbolo e il luogo ideale per studiare e avviare una carriera nel settore del lusso.
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